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Il numero degli atomi è tanto grande che se ne troverebbe sempre
uno la cui storia coincida con qualsiasi storia cominciata a
capriccio. Potrei raccontare storie a non finire, di atomi di
carbonio che si fanno colore o profumo nei fiori, di altri che, da
alghe minute a piccoli crostacei, a pesci via via più grossi,
ritornano anidride carbonica nelle acque del mare, in un perpetuo
spaventoso girotondo di vita e di morte, in cui ogni divoratore è
immediatamente divorato; di altri invece che raggiungono una
decorosa semi – eternità nelle pagine ingiallite di qualche
documento di archivio, o nella tela di un pittore famoso; di quelli a
cui toccò il privilegio di far parte di un granello di polline, e
lasciarono la loro impronta fossile nelle rocce per la nostra
curiosità; di altri che discesero a far parte dei misteriosi
messaggeri di forma del seme umano, e parteciparono al sottile
processo di scissione duplicazione e fusione da cui ognuno di noi è
nato.
Primo Levi, Il Sistema periodico, capitolo Carbonio, 1975
COLLEZIONE 2
Strumentaria
Il settore si compone di reperti riferibili alla didattica della biologia, della chimica, delle
scienze della Terra.
Ancora funzionanti i 3 microscopi degli inizi del ‘900, accompagnati dalle custodie
originali e da buona parte degli accessori ottici. Apprezzabili anche 6 serie di preparati
microscopici della stessa epoca.
Gli stereoscopi acquistati dall’istituto negli anni ’20 del XX sec. sono qui rappresentati da
4 esemplari, di pregevole fattura. Venivano utilizzati per la visione ad effetto
tridimensionale di “piccole fotografie” raffiguranti i temi naturalistici più diversi, come
risulta dalla numerosa raccolta recuperata.
Conservati in buono stato un tellurio a manovella e foto di macchie solari del 1917, su
lastrine di vetro. Le lastrine fanno parte di una amplissima collezione afferente a quasi
tutte le discipline oggetto d’insegnamento in un liceo classico. L’ immagine su di esse
impressa, proiettata su schermo o parete, supportava lo svolgimento delle lezioni.
Nell’aula del gabinetto di scienze sono esposti oggetti di uso comune durante lo
svolgimento delle esercitazioni pratiche. Esemplari della vetreria e del reagentario sono
stati recuperati insieme ad alcuni apparecchi, unici superstiti di una attività alacre che
evidentemente ha determinato il degrado di quelli mancanti. Di rilievo lo stato di
conservazione di una macchina pneumatica a mercurio ( un suo componente di vetro
riporta il numero di produzione), di un bagnomaria e di un estrattore.
Tutti i reperti sono accompagnati da cartellini esplicativi.
Gli elementi di cui consta la collezione sono stati restaurati, inventariati e schedati in un
apposito catalogo dopo un attento lavoro di recupero e di studio dei beni della scuola.
Tutte le attività sono state realizzate da Mirella Cinacchi, Mariada Muciaccia e Daniela
Roia, docenti di questo istituto, con la consulenza del dott. Carlo Triarico dell’Istituto e
Museo di Storia della Scienza di Firenze. Le foto e la versione informatica del catalogo
sono stati curati dal signor Giuseppe Di Pastena, tecnico dei laboratori di Fisica e Scienze
del Liceo